Categories Archivesnews astronomiche dal web

Il ciclo stagionale del metano marziano image

Marte non smette mai di regalarci sorprese. Due studi appena usciti su Science riportano la scoperta di un forte ciclo stagionale del metano, probabilmente nascosto all’interno di minuscoli cristalli di acqua, e di un’abbondante varietà di materiale organico attorno al cratere Gale. Comprendere l’origine e i dettagli di ogni elemento presente su Marte è il compito degli scienziati che utilizzano i dati provenienti da sonde, rover e lander presenti sul Pianeta rosso. E, proprio grazie alle informazioni raccolte da Curiosity della Nasa, due gruppi di ricercatori hanno compreso il funzionamento dei cicli stagionali del metano. Gli esperti suggeriscono che alcune particelle possano essere intrappolate in cristalli a base di acqua e identificano ulteriori molecole che trasportano carbonio, importanti per comprendere i processi che governano il quarto pianeta del Sistema ...

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Parker, in missione là dove il Sole brucia video

Si chiama Parker Solar Probe e si spingerà vicino alla nostra stella più di quanto qualunque altra sonda abbia fatto mai: ad appena 6.2 milioni di km dalla fotosfera. Media Inaf ha intervistato uno dei responsabili scientifici della missione, l’italiano Marco Velli, scienziato della Nasa. Pensate che il nostro Sole sia una stella tranquilla? Ebbene, vi sbagliate. Se noi esistiamo è perché il campo magnetico terrestre ci protegge da un violento flusso di particelle cariche, chiamato vento solare ed emesso dalla corona, la parte più esterna dell’atmosfera della nostra stella ed estremamente calda: quasi due milioni di gradi! Perché questa temperatura così alta? E come si origina l’enorme bolla di gas ionizzato che si espande a velocità supersoniche proprio dalla corona solare? A queste ...

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La stella che sfiorò il Sistema Solare video

Nuove evidenze confermano il passaggio, settantamila anni fa, di una stella nei pressi del sistema solare. Transitando a soli 0.6 anni luce dal Sole, la stella di Scholz, questo il suo nome, ha perturbato il moto della miriade di corpi celesti della nube di Oort, la riserva di comete e asteroidi, rimasugli della formazione del sistema solare. Settantamila anni fa una piccola stella, la stella di Scholz, è passata vicinissimo al nostro sistema solare, possiamo dire che l’ha letteralmente sfiorato. Passando a circa 0.6 anni luce dal nostro Sole, la sua attrazione gravitazionale ha presumibilmente influenzato la traiettoria di diversi corpi fra asteroidi e comete che si trovavano nella nube di Oort. La scoperta, risalente al 2015, trova ora nuove conferme grazie a un nuovo ...

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Fetonte: figlio di Apollo e padre delle Geminidi? video

Si fa un gran parlare di Fetonte, ma pochi lo conoscono. Per gli antichi greci era il figlio maldestro di Apollo, per gli astronomi un bel sasso cosmico che si avvicinerà alla Terra nei prossimi giorni. Daria Guidetti dell’Inaf di Bologna ci racconta di più su questo asteroide. Un altro asteroide sta per avvicinarsi alla Terra: gli scienziati annunciano che raggiungerà il suo punto di minima distanza dal nostro pianeta il 16 dicembre prossimo. Fetonte – questo il suo nome – sarà davvero un pericolo per noi? Quanto è grande? E cosa c’entra con il massimo dello sciame meteorico delle Geminidi, che per frequenza di eventi rivaleggia con quello estivo delle Perseidi? Per fare chiarezza e avere qualche informazione in più ...

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Asteroidi come comete: Hubble ci vede doppio video

UN OGGETTO BINARIO UNICO NEL SISTEMA SOLARE I due asteroidi orbitano a una distanza di 100 chilometri l’uno attorno all’altro e hanno più o meno la stessa forma e massa. 288P è un oggetto unico perché è stato anche classificato come cometa della cintura principale. Se si osservano bene queste immagini scattate dal telescopio spaziale Hubble, si nota subito che il protagonista della foto è un asteroide, o al massimo una cometa. E invece… nulla di tutto ciò, o quasi. Si tratta, infatti, di una coppia di asteroidi che orbitano l’una accanto all’altro nella Fascia principale degli asteroidi (cioè quella regione del Sistema solare tra Marte e Giove), ma che hanno molte caratteristiche in comune con le comete. Non s’era mai visto prima nulla ...

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Dentro Nettuno piovono diamanti image

Grazie ai più potenti laser ottici e a raggi X a disposizione all’acceleratore di Stanford, in California, un gruppo di ricerca a guida tedesca ha ricreato in laboratorio le condizioni estreme che nell’interno di pianeti giganti ghiacciati come Nettuno e Urano possono portare alla produzione di diamanti da composti di carbonio. Se per trasformare il vile metallo in oro non abbiamo ancora una pietra filosofale sufficientemente collaudata, un nuovo articolo uscito su Nature Astronomy fornisce la ricetta per creare diamanti dalla plastica. L’equipe internazionale di ricercatori, che ha condotto lo studio allo Stanford Linear Accelerator Center (Slac) in California, è stata infatti in grado, per la prima volta in assoluto, di osservare in tempo reale la fissione di idrocarburi e la conversione del carbonio in diamanti. Il procedimento ...

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Concerto grosso per il sistema Trappist-1 video

Sette pianeti come sette note? Non proprio, ma un nuovo studio canadese ha stabilito che lo straordinario sistema planetario Trappist-1 “suona” come un’orchestra affiatata, dove tutti i componenti sono ben sincronizzati l’uno con l’altro: una catena di risonanze orbitali mantiene il sistema stabile nel tempo, contrariamente a quanto risultava dalla prime simulazioni. Il recente annuncio della scoperta di sette pianeti rocciosi in orbita attorno a Trappist-1, la stella nana rossa ad appena 40 anni luce da noi, aveva suscitato non poco scalpore, certamente anche a causa del fatto che ben tre di questi pianeti risultano in fascia abitabile. Tuttavia è subito emersa anche una criticità: il sistema planetario di Trappist-1 sembra assai instabile, con i suoi componenti destinati a incrociare ...

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C’è idrogeno molecolare nell’oceano di Encelado video

Là sotto alla crosta ghiacciata della sesta luna di Saturno, a oltre un miliardo di km dalla Terra, avviene un processo che – per quanto ne sappiamo – è presente solo lì e sul nostro pianeta: l’attività idrotermale. L’annuncio nella conferenza stampa Nasa, lo studio su Science. Nell’oceano sotterraneo di Encelado, là sotto alla superficie ghiacciata della sesta luna di Saturno, c’è attività idrotermale. Come ce n’è solo sulla Terra, per quanto ne sappiamo. Attività idrotermale significa energia, energia chimica. Ed energia significa possibilità di vita. Sottolineiamolo bene, questo possibilità, perché ciò che la scatenata sonda Cassini della Nasa (ma equipaggiata con strumenti forniti in buona parte dall’Asi, l’Agenzia spaziale italiana) ha scoperto, nell’oceano di Encelado, non è la vita, ...

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Sette pianeti per Trappist-1 video

Grazie a un’intensa campagna osservativa, condotta con telescopi terrestri e spaziali, un team internazionale di ricercatori ha scoperto che la stella Trappist-1 ospita almeno sette pianeti, tutti di dimensioni simili alla Terra. I dati mostrano che, potenzialmente, sono tutti e sette in grado di ospitare acqua allo stato liquido. Sale a sette il conto dei pianeti terrestri in orbita attorno a Trappist-1, la nana rossa ad appena 40 anni luce da noi. È passato poco più di un anno dall’annuncio della scoperta di tre pianeti di dimensioni simili alla Terra in orbita attorno a questa stella fredda e di piccola taglia, e oggi, grazie a uno studio condotto con telescopi terrestri e spaziali, scopriamo che la nostra “vicina” di casa ...

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Stelle cadenti: luce per le nostre orecchie image

Spiegato il misterioso fenomeno acustico che si verifica quando un asteroide attraversa l’atmosfera terrestre: è la luce abbagliante proveniente dalla meteora a “frizzare” in oggetti a bassa conduttività. Foglie, capelli e tessuti “frizzano” sotto la luce delle stelle cadenti. La tua cantina è abitata da rumori inquietanti. Cigolii sinistri turbano il silenzio del salotto. Le scale che portano in soffitta ronzano e crepitano sotto il peso di un’oscura presenza. E chi chiamerai? Niente fantascienza, prego. Potrebbe trattarsi di una meteora in arrivo. Gli scienziati si occupano della cosa da tempo: pare che gli impatti di asteroidi al suolo siano ampiamente preceduti da una specie di fruscio “fantasma”. Un crepitio indistinto udibile anche dall’orecchio umano pochi secondi prima che un grosso sasso ...

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