






Secondo la tradizione Greco/romana il leone fu posto in cielo da Zeus, il padre di tutti gli dei, in quanto reputato il re degli animali quindi degno di essere ricordato tra le stelle.
Secondo altre leggende invece rappresenta il leone di Nemea che venne sconfitto da Ercole, nella prima delle sue dodici fatiche.
Ercole, grande guerriero, considerato imbattibile perchè figlio di Zeus, venne chiamato dali abitanti di Nemea, una città a sud est di Corinto perchè erano minacciati da un ferocissimo leone che aggrediva chiunque.
Ercole si mise così alla caccia di questa fiera, la cercò a lungo e ovunque ma trovava solo campi disseminati di cadaveri degli uomini uccisi dal leone.
Finché ad un tratto Ercole sentì un feroce ruggito e si voltò, dietro di lui si trovava il leone pronto a sbranarlo.
Ercole prese frettolosamemente in mano il suo inseparabile arco e lo colpì con tutte le sue frecce la quali si limitarono a rimbalzare sulla fitta pelliccia dell’animale.
Il leone lo attaccò, e con i suoi artigli distrusse l’armatura dell’eroe che fu costretto a battersi senza armatura e venne ferito al petto.
Decise poi di usare la spada, che quando raggiunse il leone si piegò come burro.
Afferrò allora la clava e scagliò un colpo così forte sulla bestia che la clava si spezzò in mille pezzi e in mano gli rimase un inutile moncone.
Nonostante questa battaglia il leone non era nemmeno ferito.
Ma non furono le ferite che lo indebolirono, fu l’enorme rumore della clava che si spezzava ad infastidirlo e a farlo tornare frastornato dentro alla sua caverna.
Ercole lo seguì e approfittando della sua debolezza lo attaccò.
Nella feroce battaglia il leone strappò un dito ad Ercole il quale riuscì a prenderlo per la criniera poi finalmente a strangolarlo.






