






Premessa: se non facessimo errori non avremmo niente da imparare!
ESPOSIZIONE
Iniziamo dicendo che all’inizio, chi fotografa di notte, pensa che occorra inserire un tempo di esposizione (o tempo di posa) elevato semplicemente perché è buio.
In realtà l’esposizione deve essere regolata in base alla luce emessa da ciò che state fotografando e non al buio circostante.
Pensate alla Luna quando è piena: se la fotografate con una esposizione molto breve (diciamo 1 secondo) la foto risulterà priva di dettagli e molto luminosa, quindi, per intenderci, usiamo il termine sovraesposta.
Utilizzando un esposizione media (1/320 – 1/400 di secondo) avrete un buon risultato, buoni dettagli e luminosità giusta. Per gli astri del profondo cielo (stelle, galassie e nebulose) al contrario di quanto detto prima, occorrono tempi piuttosto lunghi in quanto sono oggetti, al nostro occhio, poco luminosi.
SFOCATURA
Per chi pratica fotografia astronomica amatoriale, con l’utilizzo di un telescopio amatoriale, può incappare in foto sfuocate, questo perché la macchina fotografica, che sarà una reflex quindi con l’obbiettivo smontabile, può essere attaccata con gli adattatori al telescopio e la messa a fuoco sarà fatta manualmente, il che richiede una buona dose di precisione.
Detto ciò aggiungo che, a volte, anche per alcuni astrofotografi esperti, è difficile capire esattamente quando il telescopio è a fuoco in modo da ottenere foto nitide e ricche di dettagli.
MOSSO
Nella fotografia astronomica il termine “mosso” ha un doppio significato, quello casuale e quello dovuto ad un inseguimento scorretto.
Il primo può essere causato da un tocco involontario alla macchina fotografica oppure a un cedimento del treppiedi su cui appoggia la stessa.
Il secondo capita quando si eseguono pose (esposizioni) lunghe e questo richiede un moto che controbilanci la rotazione terreste.
Per essere più chiari, quando la macchina è attaccata a un telescopio con movimento equatoriale dotato di inseguitore.
LUCI INDESIDERATE
Parliamo dei lampioni della luce, dei fari delle automobili e addirittura degli aerei. Di notte mentre fotografate il cielo con un tempo di posa lungo per catturare la luce degli oggetti deboli, a foto acquisita, vi potrà capitare (e non lo auguro a nessuno) di vedere delle strisciate colorate, significa che nel vostro fotogramma è da poco passato un aereo.
Concludo dicendo a tutti gli appassionati di astrofotografia:
buon divertimento e buon lavoro.






