






Nettuno è l’ottavo, ultimo e più lontano pianeta del Sistema solare partendo dal Sole.
Nettuno ha 17 volte la massa della Terra ed è leggermente meno massiccio del suo gemello Urano. Il pianeta è dedicato al dio romano del mare, per via del colore blu; il suo simbolo astronomico è una versione stilizzata del tridente di Nettuno.
Fu scoperto la sera del 23 settembre 1846 da Johann Gottfried Galle, con il telescopio dell’Osservatorio Astronomico di Berlino, e da Heinrich Louis d’Arrest, uno studente di astronomia che lo assisteva.
Nettuno è invisibile ad occhio nudo dalla Terra e per riuscire a vedere il dischetto del pianeta occorre almeno un telescopio di 15 cm di diametro ed un ingrandimento di 300x: così, Nettuno appare come un piccolo disco bluastro e il colore è dovuto alla presenza di metano nell’atmosfera nettuniana. Con l’avvento del Telescopio Spaziale Hubble e dei grandi telescopi a Terra con ottiche adattive, le immagini permettono di individuarne le formazioni nuvolose più pronunciate e le regioni polari, più chiare del resto dell’atmosfera.
Nettuno ha un campo magnetico molto inclinato rispetto all’asse di rotazione (47 gradi). Inoltre, il suo centro è spostato di almeno 13.500 Km dal centro geometrico del pianeta. Questo può essere dovuto al moto di qualche fluido conduttore all’interno del pianeta.
Fra il 2010 ed il 2011 Nettuno ha completato la sua prima orbita attorno al Sole dal 1846, da quando venne scoperto da Johann Galle, ed è stato quindi osservabile in prossimità delle coordinate in cui è stato scoperto la prima volta.
La struttura interna di Nettuno è molto simile a quella di Urano: nelle regioni più esterne dell’atmosfera sono concentrati strati di metano, ammoniaca e acqua.
In questa zona, sul pianeta, è presente la “grande macchia scura“, una struttura analoga al buco dell’ozono terrestre, in cui la luce rossa viene assorbita dal metano dando una colorazione bluastra alla formazione, che ha un diametro medio di 14.000 km.
L’atmosfera inferiore è costituita da idrogeno, elio e gas metano, il mantello è composto di acqua, ammoniaca e metano allo stato ghiacciato e il nucleo da ferro, nichel e silicati.
I venti di Nettuno raggiungono la velocità di 2100 km/h e sono i più veloci del Sistema Solare.
Nettuno misura 49.492 Km di diametro all’equatore, e la sua massa è pari a 102.400 miliardi di miliardi di tonnellate. La densità media è 1,64 g/m^3, la più alta tra quelle dei pianeti giganti.
Nettuno orbita ad una distanza di 4.504 milioni di Km dal Sole, compiendo una rivoluzione in 164,79 anni. La sua orbita è inclinata di 1,77 gradi e il pianeta ruota in 16 ore e 7 minuti attorno ad un asse inclinato di 28,31 gradi rispetto al piano orbitale.
Anche Nettuno è dotato di un sistema di anelli ma sono sottili e poco luminosi. Osservati da Terra, essi si presentano come deboli archi ai lati del pianeta e solo la sonda Voyager 2 ha potuto rivelare la loro natura.
Essi sono composti da grani di polvere, prodotti forse per disgregazione di piccole meteoriti in seguito all’impatto con le lune di Nettuno.
Finora Nettuno è stato visitato soltanto da una navicella spaziale, la Voyager 2, che ha avvicinato il pianeta nell’agosto del 1989.
I satelliti principali di Nettuno sono:
Tritone (costellato di potentissimi geyser), Nereide, Naiad, Thalassa, Despina, Galatea, Larissa, Proteus, Halimede, Psamathe, Sao, Laomedeia, Neso.






